LIBRO NONO. 491 ne, lafciando nelle trinciere molte provvifioni , & appretta- 1664 menti . Il Vifir fi slanciò fubito fopra il Forte dello Sdri-no, che altro non era., che un recinto campcftre , innalzato come s’è detto , per paflare la Mora, e ritiraril in ficu-ro ; ma egli per efpugnarlo impiegò tutte le forze , & all* incontro per foftenerlo s’impegnò l’efercito Imperiale con infinito fpargimento di fangue .. Non confifleva il punto in quella difefa, ma nell’impedir a’Turchi il palleggio del .fiume . Rinfrefcandofi pertanto ogni giorno il prefidio , fe-guivano frequenti fortite , & oltinatiilimi affalti . Morì lo Strozzi di Mofchettata , dopo haver contefo , & impedito il guado ad una groifa partita. Finalmente dopo un me* fe di maravigliofa difefa , fù da’Turchi >efpugnato il Forte d’aifalto , tagliati a pezzi quafì tutti i difenfori ^ & incalzando sù ’1 ponte gli altri con tanto furore , che fe il Montecuccoli con valide forze non s’opponeva , confegui-va il Viiìr non folo il Forte , ma col ponte fletto anche il palio. Se tanto riufeito gli fuife , la penifola tra la Mora, e la Drava , che governata dallo Sdrino , Ifola corrottamente fi chiama , reflava in preda miferabile a’ Turchi efanj,p,. & apriva loro la ftrada di fcorrere drirtamenre a Gratz , "rìct\°dil,a • 11 > t 1 * li* 1 r Italia, rm* ik avvicinarli .all Italia . La Republica dopo sì grave lue- Aal ceffo havendo partecipato a’ Principi della Provincia l’itn-minente pericolo 5 altro non ritraile che dal Pontefice , e dal Gran Duca offerte di quattrocento fanti per uno , foc-corfo certamente minore dell’attentione, e difuguale al bi-fogno . L’Armata Imperiale eflefafi fopra le ripe del fiume con frequenti batterie, e con ridotti , e trinciere , talmente le munì , che difperando il Viiìr in quella parte il paifaggio , voltò altrove la marchia * Gl’ Imperiali fi trovavano mal forniti di provvifioni , e così {provveduti di pane , che flandone fpelfo digiuni , perivano alcuni , e fe ne sbandavano molti , quando giunfero i Francefi opportunamente al foccorfo . La Republica intendendo , che di polvere mancava l’efercito , glie ne mandò buona quanti-tà, & ordinò al Provveditor Morofini in Friuli , che ben’ intendendofi con i Comandanti Cefarei a’confini , fe lo ag li Irrpt• chiedeife l’urgenza , accorrelTe alla comune difefa de’ paf- r,ali' fi. An-