1656 Molli, eht fi furiai arino nella fi-fradetta battaglia, Il Moeen't-ge porta /’ avvi!» della vittoria a Venezia : s' inftituifet la proiezione alla ebitfa di tt. Gio. * Paolo. Girolamo Maritili fatto cavali tre . Il Miteni-io ì fatto Cavalieri t Capitan Generale in vece del Marcello. il Ballorini 3' allontana da Co- Timore di' Turchi dopo la riavuta fan-fitta . $68 DELL’ HISTORIA VENETA Comandanti hebbero agio con le loro genti di ritirarli . II Principe Oratio di Parma fi fegnalò nel combatto $ il Borri fe parve eccellente nello fchierare l’armata , terribile riufcì nel conflitto. I Maltefi egregiamente fi diportarono ; de’ Veneti Antonio Barbaro fu de’ primi a difordinar i nemici ; in fomma havendofi vinto , può dirli , che fi ripartile ugualmente l’allegrezza, e la gloria. In quel mefcuglio di battaglia, di fuga, di preda, è certo, che molte riguardevoli at-tioni ignote pattarono, e che alcuni fi ufurparono la lode ad altri dovuta ; ma non sa la fama , nè può 1’ hiftoria diftinguer con giuft’ equilibrio i gradi dell’ oblivione, ò del merito. Il Mocenigo così ferito com’ era, imbarcatoli fopra la Capitana di Rhodi, ornata di ricche infegne , e di fpoglie nemiche , ne portò l’avvifo a Venetia, e vi fù accolto con indicibile giubilo , celebrandoli la vittoria per una delle maggiori, e più intere, che futtero ftate giammai riportate sù’1 inare. Refene publiche gratic a Dio, decretò il Senato di vifitare ogn’ anno il tempio de’ Santi Giovanni e Paolo, nella folennità de’ quali era la battaglia feguita. Al Mercello celebrati con funebre oratione publici funerali, fù Girolamo fratello fuo creato Cavaliere , e Bernardo altro fratello con i nipoti, e tutti quei, clic li trovarono nella battaglia ornati di privilegi, e di laudi . 11 Mocenigo della Dignità Equertre fù decorato 5 e dovendoli eleggere Capitan Generale, egli additato dall’applaufo, di comune confcnfo fù feelto ; impercioche quantunque di florida età , pareva maturo di merito, e dotato di fpirito capace , e d’invincibil coraggio. Appretto i Turchi è incredibile quanto all’avvilo della feon fitta futte grande nel Serraglio la confu-fione , le cafe erano piene di dolor, e di pianto , e la città di {pavento . Il Ballarmi convenne al primo empito della rabbia fot-trarfi , cercandolo i Turchi per gaftigarlo com’efploratore delle cofe loro, & istigatore de’danni. Temevano di veder fubito l’armata nemica alle muraglie di Coftantinopoli, onde in fretta fi premunirono con artiglierie , e con militie, poco mancando , che il Rè con la fuga non preveniffe il pericolo . I Comandanti Veneti non potevano a tant’ azzardarli, e per 1’oftacolo de’ cartelli, e perche i Maltefi, ricevuta un’ ampia portione di legni , e di fchiavi , erano partiti col pretetto, che morto il Capitan