54o DELL' HISTORIA VENETA iSCy l’efeguirono , mà vi perirono quafi tutti. Trà lui, & il Ca-Garafrv pjtan Generale proruppe al prefente certa emulatione , che Cupit/zn • | > • i rr * r * onerai,¿1 concepita d antiche pailioni, generala pareva , ma moppor-Barbato. tuna ^ poiché in vece di porre lodevolmente in comune la gloria della difefa , ogn’ uno tentava non iolo di arrogarli la propria , ma di ufurpare 1’ altrui . Ne nafcevano impor. tanti fconcerti per un continuo diifenfo nell’opinioni , e nell’ opere ; onde divili gli affetti degli Officiali , & i cuori delle militiej quei non fapevano bene fpelfo approvar alcune attioni con verità , nè bialimarle fenza pericolo que- lli degenerando in fattioni, contendevano fovente per la gloria de’Comandanti , più , che per l’ellerminio degl’inimici . Il Senato di lontano feorgendo le cofe , benche non il Barbar, credette patirne l’ettenza della difefa , apprendeva nondi-mcno ^ efempio, onde richiamò il Barbaro dalla carica , or* carica. dinando a Girolamo Battaglia, che ne foilenette le veci fin a tanto , che vi arrivatte Bernardo Nani, dellinato per Generale . Veniva il preiidio rinfrefeato frequentemente da’ foccorfi , che da Venetia giungevano , poiché ogni giorno cadevano eilinti foldati in gran numero , e molti Officiali . Perì trà gli altri l’ingegnere Querini , e vi fù il Cartellarli M,rte di d* mofehetrata gravemente ferito . Morirono in oltre i Co-mohi <#- lonnelli Golleni , che pratico delle mine rendeva Singolare ‘ti, 't 4-17. fervitio, Hanz Bouc, Imberti, Gianetti, Sciatoneuf, il Sar-(bi- gente maggior Pariftot , il Cavalier Granges venturiere con altri . Ma i nemici contavano le loro perdite , almeno nel numero certamente maggiori, uccifo Cara Muftafà Bafsà di Natòlia buon foldato, Deli Van Beglierbei di Grecia , Af-fan Bafsà, Ofman Bei della Vallona, il Sciaùs Bafsì , molti Agà, con altri di conto, & infiniti di minor grido. Certa macchina havevano i difenfori di legname comporto , che con facilità fi portava dove chiedeva il bifogno , e vi ilavano fotto quei , che con eftrema fatica dalle fotte del Panigrà afportavan la terra . Ma un giorno la fecero volar i Turchi con tanto rumore, ch’elevando copia grandiffima di terreno, e gettandolo fopra del baloardo, poco mancò, che non vi feppellilfe il Villa , che offefo rellò in più parti del corpo , & il Cavalier Bartolomeo Varifano Grimaldi