111 DELL’ HISTORIA VENETA 1646 vertirfi dal principale difegno , altro non permetteva , che quanto bartaife a tener divertite le forze della República j e parendo il Bafsà della Bofna troppo amator della quiete, lo depofe , foftituendo il Burtangì Bafsì , che come nato in Na-renta era prattico del paefe . Leonardo Fofcolo era il Generale della República , e i principali Capi dell’ armi il Conte Ferdinando Scoti, & il Baron di Deghenfelt. In mare conilfteva di fei galee la guardia, e di buon numero difurte, barche armate , & altri legni minori. Le città , e le fortezze a fufficien-za di prefidio munite con buon corpo di cavalleria, a cui come Proveditor Generale comandava Marc’ Antonio Pifani . Ne’ paefani, gente bellicoià , & avvezza a difendere dall’ info-lenza de’Turchi con la fpada i loro terreni, gareggiava la fedeltà col valore. Il Fofcolo fentiva, cheufcendo in campagna fi preveniifero le minacciate offefe de’ nemici j ma il Senato non giudicava opportuno di provocarle. Perciò pacavano fole reciproche fcorrerie : e fe i Turchi danneggiarono Grulli , Nona, la Torretta, e Malpaga ; i Veneti iì risarcirono fopra le terre loro, & in quelle vaile campagne . Il Bafsà finalmente follecitato dagli huomini più torbidi del confine, contra No-Tunti **' ve§radi ^ morte , luogo picciolo , e più importante per il iìto , che riguardevole per le fortificationi ,* anzi 1’ havereb-be il General demolito , fe opporti non il fuifero gli habi-tanti , efibendoil difenderlo contra ogni sforzo . L’ efercito de’ Turchi era comporto quali tutto di paefani in numero di ventimila j ad alcuni però mancavano 1’ armi , a molti la difciplina , con pochi cannoni , e feti za chi con pcritia li maneggiaiTe . Bernardo Tagliapietra , Proveditore ftraordinario di Novegradi , andato a Zara per chieder ajuti , era rtato porto dal General’ in arrefto , perche in tempo inopportuno haveife abbandonato la piazza ; onde reftava Fran-cefco Loredano Proveditor ordinario , che al comparir de’ Turchi fece quanto Zeppe , e potè per danneggiarli prima con iòrtite , poi co] cannone . Ma i Turchi alzata una batteria in iìto eminente , e fcalvacato un pezzo a quei della piazza , facilmente aprirono breccia , che riufciva però così alta, che difficilmente potevafi arrifchiarfi a falirla . Il Loredano con tutto ciò impaurito, & iftigato da Martin Oftrich , intro» v