LIBRO TERZO. 85 contra cuore l’impiego; impercioche fé al Sclitar dedicato 1C46 per genero , dopo haverlo poco dianzi caramente abbracciato, haveva Ebrain per premio d’imprefa tanto gradita , dedina-to crudeliifima morte, che altro egli attender poteva, che il carnefice, e il laccio da un Principe nemico della gloria de’ Tuoi, e fconofcente de’predati fervitii ? Mancò poco, che il v*. Bailo non corrette 1* idelfo pericolo ; impercioche pervenute le voci, che da’Veneti il galeone in mare, e le due navi **• (otto Malvalla follerò date prefe, quali, che ingiuda foffe la vendetta, e la difefa ingiuriofa, comandò, che gli folle tagliata la teda ; ma con gran fommiflione confideratogli da' Minidri, che al medeiimo rifchio efponeva la vita di molti valorofi xMuiulmani, che in potere de’Veneti fi trovavano, e de’ Mercanti innocenti, che trafficavano ne’ loro Stati, fi compiacque , che il decreto di morte il permutaffe nella prigionia delle fette torri; poi placato in breve tempo il furore, 10 lafciò come prima in cafa fua cudodito . Giudicò bene il Senato , per motivo portato dall’ Ambafciator Francefe, fcrive-re lettere gravi al Sultano, & al Vifìr, nelle quali rammemorando l’amicitia puntualmente oflervata dalla Republica , 11 doleva d’eifere data d’improvifo, e fenza caufa aifalita ; e dimodrava confidare nella Giuflitia del Re, e nella prudenza de’fuoi Configlieri, che , condannate le relationi bugiarde, e rifchiarata la verità de’ fucceffi, il redintegraife con decoro la pace, a quiete de’ popoli, e con rifparmio di tanto fangue innocente. Ciò tuttavia nulla giovò, perche non effendopermeilo al Bailo d’andar all’ audienza, gli convenne prefen-tarle per mano dell’ ifleflb Ambafciatore, a cui non fù data rifpoda, fcufandofi il Vifir, che effendo lo fpirito d’ Ebrain fempre contumace alla ragione, & al giudo, non fi trovava, chi ardiife di proporgli altre conditioni di pace, che quelle, eh’ egli voleva preferivere, cioè la confegna all’ armi fue vincitrici del Regno di Candia, & il rimborfo delle fpefe fatte per occafion della guerra. Minacciar altrimente, fe lo conquidale per forza, di proporre più duri partiti, nè deporre la fpada, che vinto da fomme immenfe d’ oro, e placato da infinito fpargimento di fangue. Nè di più fpuntò il Signor di Varenne, che fenza vedere il Rè, adempiti gli officii fuoi H, Nani T,1L F 3 col