1651 Nih e-fiante la p.ctftguìta fra'Turchi e ¿li Alema- ”<•> lutgH molti volti tnohfiana la Ungheria . Vlmptra* tori poni prejfdii nelle pialle imperlanti ¿eli' Ungheria y per tenere in frena que’ pepali , 2.90 DELL' HISTORIA VENETA’ non haveife tollerando l’infolenze de’Turchi preferito la pace . Haveva lo Smit accordato in Cortantinopoli, che fi ri-mettefse il confine, com’ era del mille feicento fei, dall’ hora in qua ha vendo i Turchi occupato gran numero di villaggi . Di ciò fi rifentivano quei del paefe Ottomano, c’havreb-bero iìcelto la guerra più torto, che cedere a tanto profitto. II Bafsà per confondere le cofe appreifo Peft fabbricò una Palanca ( fono piccioli recinti debolmente fortificati ) dicendo di farlo a folo fine di frenar l’incurfioni, d’inquietezze de’fuoi; mà nell’ ifteiso tempo li lafciava feorrere fino aCo-moi; anzi fpinfe col cannone una groifa partita fotto Clain Comor, che dopo perduta Canifsa è la frontiera degli Ungheria dove furono i Turchi così mal ricevuti, che in vece di preda riportarono i carri pieni di cadaveri, e di feriti. Gli Un-heri irritati gridavano guerra, & il Mansfelt Generale di Gia-varino, unì molta gente, parlando!! d’invertire Caniifa ,"~che fi diceva mal fornita. Mà tal’ardore dagli ordini di Cefare fù temperato, e dalla Porta vennero al Bafsà efpreili comandi d’oifervare la pace; ond’egli fpedì Chiaus a Vienna ad ifeufare itraicorfi, imputandoli al Governator di Canifsa . Tuttavia la Palanca di Zatmar fù da’Turchi invertita, e da du-cento Alemani bravamente difefa. Di nuovo Amurat alternando le offefe, e le feufe allegava, chc nella minorità del Rè le militie tenendo la briglia più fciolta, non potevano contenerfi feveramente in dovere ; mà in fatti mancando loro le paghe, annuiva, che fi provedefsero rubando il paefe. Fremevano gli Ungheri, e per dar loro qualche foddisfattio-ne apparente, l’Imperatore minacciava rifarcimenti ; mà nel-l’irtefso tempo, per cercar dilationi, rimetteva alla Dieta proffima del Regno le rifolurioni opportune. Mà quant’era fermo di tutto foffrire più torto, che romper la pace, altrettanto volentieri fi fervi del pretefto per introdurre contra i privilegi del Regno, prefidii Alemani nelle piazze importanti, più a freno degli Ungheri, che ad offefa de’Turchi. La República pertanto da quella parte non attendeva follievo. Nè meno dalle lontane, poiché il Perdano diftratto in guerra col Mogor , non preftava orecchie agl’ inviti portatigli più volte con lettere, e meffi . Solo nella Polonia qualche