i6 44 Vregnffi iti Principi Tcmmafo mi Fitmon-tf. CtHfrtJJo ¿i Munfltr p*r la pac* e ì' Ofna-bur¿. 18 DELL’ HISTORIA VENETA Principe Tomaio unito al Covunges, Governator di Cafalc , altro non confeguì che sforzare Sant’ là alla refa, e ricuperar facilmente la Cittadella d’Adi debole, e mal munita , che poco dianzi era (lata dagli Spagnuoli forpr~fa. La Francia haveva defiderato, che del Finale iì tentaífe l’imprefa a’ fuoi difegni più comoda, & importante j ma il Principe ri-fervatala alla fine della Campagna, appena vi s affacciò, che non comparendo conforme il concerto i legni armati, heb-be per meglio di ritirarfi , non fenza (labilir nell’ opinione loro i Francefi , eh’ egli non curaife di farne 1’ acquiflo, perche aprendo alla Corona un dritto, e ficuro paifaggio per entrare nel Monferrato, e nel Milanefe, fe le renderebbe meno (limabile l’amicitia de’ Savoiardi. In tanto moto d* armi è facile da comprendere di qual paifo procedeífero i trattati, ne’ quali più vere machine d’ hoililità fi difponeva-no fotto gli apparenti colori di pace. Altrove habbiamo accennato elfere finalmente ilati aperti i congreffi de’ Miniilri : & hora non deve omctterfi più deilinto racconto, non meno per l’importanza del negotio, che per la parte, che v’ hebbe la República in maneggiarlo. In Ofnaburg & in Mun-iler, Città amendue della We(tfalia, convennero i Deputati. In queila oltre i Miediatori, che erano Fabio Chigi, Ve-feovo di Nardo, Nuntio del Pontefice, e Luigi Contarmi, Cavaliere , Ambafciatore della República, (lavano Giovanni Conte di Naifau, & Ifac Volmar, Ambafciatori Cefarei, (limati il primo per i natali , l’altro per la dottrina. Per la Francia Claudio Conte di Avo, & Abel Conte di Servient, noti ugualmente per 1’ habilità, e per gl’ impieghi. Per gli Spagnuoli, morto il Conte Zappata, fi riiìrinfero i poteri in Diego Sajavedra, di tratto cortefe, e di amena letteratura, fino, che vi arrivò Antonio Bruni, di qualità mediocre, ma molto verfato negli affari del circolo di Borgogna , da dove traeva i natali. In Ofnaburg s’ univano per Cefare Giovanni Mailìmiliano Conte di Lamberg, e Giovanni Gran , l’uno capaciflìmo del negotio, 1’ altro ncceitario per la (cien-za legale. Per la Svetia foileneva il poilo Giovanni Oxen-ilern con grand1 autorità per quella, che gl’ influiva fuo Pa-die Gran Cancelliere del Regno, e Giovanni Saivio, che pareg-