'4 Libro Secondo. ni, di cui diremo più sotto • In tanto ciò ci dimostra, non solamente , che 1’ origine dei popoli della Venezia è piuttosto in verità dalla Paflago-nia nell’Illirio e poscia in queste contrade, anziché dalla Gallia , come ambiziosamente vogliono alcuni} ma, quel che più fa per noi, ci dà a divedere , che i Matrimonj nei secoli IX, e X, fa-cevansi ancora tra noi a Castello ovvero Olivola, ov’ era la Cattedrale , secondo il praticato antico della Chiesa Cristiana. 175 3 ) 1° attestano tutti i nostri Scrittori ? Lorenzo de Monacis nel suo Cronico che arriva al 1354, pag. 12: Dm1 esset consuctudo spo, quodn-se a novitiis d sponsarentur in Ecclesia Episcopatus Castelli. Altro Cronista ancora , il quale termina nel 1435 •' MS. Svaj. XXVIII , lo stesso afferma . E nella vecchia Matricola de’ Casselleri, scritta del 1449, pag. 26, 27, si legge. ^intigamente la consuetudine de Veniexia era che tutte le novize de Vene sia quando le se sposavano erano sposate nella gie-sia de S. ‘Piero de Cajiello per el Vescovo nel zor-710 de Messier S. Marco, che vien a dì 31 de zener : Moltissimi altri testimonj potrebbero addursi di questa pratica. I Piovani dunque allora non vi entravano, e le obblazioni venivano in mano del Vescovo, che poi le distribuiva al Clero prò ratione ineritorum , come a suo luogo ampiamente fu scritto. §. II. Fefìa delle Marie pel ratto dei Trieflini. 1754) questa festa solennissima un tempo in Venezia, due si fanno le origini. Vogliono altri, che a istigazione dei Triestini invidiosi della prò-