\ Capo III. >7? dense , cioè Etn ico Dandolo, il quale tenne quella Sede fino aln8<5, come mostra il Corner, ac^ consentendolo il Vescovo Castellano Marco Nicola eletto circa il 11 84, concesse le Decime alla no-¿tra Chiesa, come pure a tutte l’altre , siccome a suo luogo fu scritto, cioè concesse alle Chiese, che esse per se si riscuotessero la quarta delle De-cime funebri senza riceverla dalle mani del Vescovo, che la distribuiva prò rationc merit o um. Que-sta concessione e Comun privilegio si fece nel 1185, e poi fu approvata e confermata da Clemente III, Allora fu che si stabilirono con precisione le ter-, re e le calli alle Parrocchie appartenenti, e allora, fu che le Chiese Venete, e tra queste S. Cassia-no , conseguirono una piena e intiera Parrocchialità , la di cui verissima ragione è posta nel gius delle Decime. Ricorsero allora le Chiese a Roma, perchè quanto erasi adoprato col consenso del Ve-, scovo e del Patriarca , venisse confermato e ras-esodato dalla Pontificia autorità. Tutto fu dal Pon-» tefice Clemente III confermato ; si spedirono Bolle a cadauna Chiesa dello stesso tenore , e si con^ servano ancora quelle di S. Cassiano e S. Maria Mater Domini . L’ anno dunque n 88 è precisa-, mente l'epoca della piena Parrocchialità inS.Cassiano . Vedasi più distinta notizia ove si parla dei-, le Parrocchie e delle Decime . furono fabbriche propriamente, intiere , o anche re- C A P O IV. Vàrie Edificazioni della nojlra Chiesa. questo nome oquelle, che stau-