*7» Lituo Terzo. ne porremo l’indice, ma prima diremo ancora una parola del Corpo di a. Cassiano . I. Corpo di S. Cassiano. z'6y ) Per ciò che appartiene al Santo titolare di nostra Chiesa, note sono le dispute e contenzioni circa il suo Episcopato. Noi l’abbiamo veduto qu^ e là in queste Memorie appellato Vescovo e Martire : io seguo la più antica e comun opinione . Egli dunque fu unto primo Vescovo di Siben nei Norici, o sia nell’ Alpi e monti del Tirolo . Era Siben, detta in latino Setbiona, una città dieci miglia distante da Brixen o Bressanone, altra città di quella Contea, che dicono in latino Brixia, o meglio Brixino, sicché bisogna distinguerla da Brescia in Lombardia. Prima che S. Cassiano fosse fatto Vescovo nella sua Siben , aveva già edificato UP Tempio alla B. V. Fu poi trasportata la Sede de\ Vescovado all’altra vicina città di Brixen, nè si sa quando quel Vescovo passasse dalla soggezione del Metropolita Aquilejese al Salisburghese, benché il Moracuto pensi ciò essersi fatto sotto Carlo Magno . Fu unto il nostro S. Cassiano in Vescovo da Fortunato o Fortunaziano Patriarca d’ Aquileja. circa il 350. Poco dopo scacciato dai Gentili si ritirò a Roma, indi venne al Foro di Cornelio , ovvero Imola nella Romagna. Ivi egli aprì una scuola pubblica: ma preso verso il 360, per ordine di Giuliano apostata, fu esposto alla rabbia degli scolari, che lo martirizzarono cogli stiletti di ferro allora usati per iscrivere. Prudenzio, che nàcque del