24° Libro Terzo. Fraterna . Volevano ogni terza di mese una Messa cantata con organo: un luogo per tenervi un cancello tra 1' Aitar di S. Giovanni Battifla e la porta gran-da, e luogo nel Cemeterio per farvi due arche. F u già detto, che questo Cimitero era sotto il portico del Campo alla porta maggiore, e che ivi erano alcuni tumuli comuni di dritto eziandio Capitolare , ma interrati dopo la metà di questo Seco- lo , per il puzzore, che recavano nel Canale. zio) Erasi decorosamente rimessa In guisa , che nel ióii , 28 Settembre, la Confraternita di S. Elisabetta prese per anni cinque Due. 100 a livello da quella di S. Cecilia per la nuova fabbrica , come appar dalla Matricola . Godeva dunque allora d’uno stato florido . Ma ricadde detta Scuola nelle primiere angustie, e vi continuò lunga pezza, finché per zelo del Sig.' Francesco Maggia nel 1771 gli venne procurato nuovo risorgimento , arrollati Confratelli per lo più venditori di Malvasia com’esso: ma tuttavia illanguidisce ed è vicina ad estinguersi. 221) Nell’anno dunque 1522 quei buoni putti Bergamaschi fecero stromento col Capitolo di contribuirgli ogni anno Due. 4, restando però vacuo il primo decennio. Ma nulla si pagò fino al 1543 , quando a dì j Agosto , con altra stipulazione il Capitolo donò alla Scuola , per la sua povertà , tutto ciò di cui era debitrice , e in oltre concede altri 1 j anni d’immunità. Solo i Bancali promettono di dar per gratitudine ai Capitolari tutti la Luminaria > cioè candela da onde 6, un pane, e il Santo , ed in o'tre mezzo ducato per l'Esequie de’ Confratelli, e lire 3 per ogni cadavere sepolto nell' arca