C a t o VI. 355 servendo in sptm bsmficiorum quelli del gremio ; e bisognava finalmente aggiugnere * che la soppressane domandavasi allora per la carestia , la quale in Venezia non soleva essere perpetua . Se tutte aSueste cose f°ssero state esposte al Pontefice , o «gli avrebbe tuttavia concesso il Breve della soppressione , e la cosa si sarebbe fatta senza alcuno scrupolo di orrezione, o egli 1’ avrebbe negato, e dopo un poco d’incomodo il Capitolo avrebbe goduto di sufficienti emolumenti, se già da tanti Iti— jtri vediamo i nostri Presbiterali benefiziati provenuti a dovizia . Non so se ovvero temendo qualche opposizione a quella soppressione , o per altro motivo , il Capitolo sebbene soppresso il quarto presbiterato pure nel 16oy , 1616, 8cc. esigette sette luminarie . Comunque sia , quel presbiterato fu estinto , nè fu più restituito quando cessò l’indigenza . I nostri Maggiori avranno riconosciuto il giorno della loro morte con quale dirittura abbiano "jbperata quella cosa ; oggigiorno se non conviene rimetter in piedi un Titolo soppresso, almeno dobbiamo e noi e i posteri nostri ricordarci , che se lai nostri padri per i comodi della vita fu dimi-luito d’un individuo il numero di quelli che deb->0110 servir a Dio e pregare pei Benefattori , almeno ciò si faccia da quelli i quali restano ancora . ;con maggiore pietà e divozione . 398) Nel 1562, quando si fece stromento per la traslazione dell’ Altare del SS.° nella Cappella maggiore, non s’incontrano se non tre preti titolati . ^ Conviene dunque dire, che allora per la morte di alcuno siasi effettuata l’estinzione. Z 2 8. Case \