186 Libro T b r 2 o. sa, come altresì bisogna supporre , che s! dicesse Cretense, ancora prima che venisse confermato dal Papa, sul fondamento della sola elezione fatta dal Senato. 122) Tutte queste supposizioni e ipotesi'« fan-* no vedere quel monumento non tratto da scrittura autentica, ma forse formato sulla tradizione, rappresentata anche meno sincera nella nostra lapide. Il Monumento quale si conserva nei libri della Cancellaria Patriarcale y è così studiatamente sentito male in quelle voci, che leggiamo Episcopo fra-tre Cretense, che pajono apposta in tal guisa scrit-» te , onde si capisca , che 1’ amanuense non seppe bene rilevare i segni del suo esemplare. 123) Mi ricordo , che da 40 anni incirca parlando io col M. R,. P. M.° Zarabini Carmelita , egli mi diceva, che uno dei tre Vescovi, i quali sacrarono la nostra Chiesa era del ceto Carmelitano , tenuto fra venerabili e beati. Se ciò è vero, debb’ egli essere questo Fra Pietro Cretense , Fra Pietro Tomas, il quale fu Arcivescovo Cretense . Ma egli non lo fu , che fino al 13 64. Corri. Cr. Sue. II, 51. Nella Catbarus llluflrata del medesi-r mo, pag. 1 <¡6, si trova Fra Pietro Cornaro Vescovo di Coron 1367, eletto 14 Aprile di detto anno. Per me io credo che questi appunto sia il terzo rra Vescovi , i quali consacrarono la nostra Chiesa . Il Foscari fu eletto Vescovo di Castello li z Marzo: li 14 Aprile, gli si diede successore nella Sede di Coron Fra Pietro Cornaro, che forse era già Vescovo di altra Città in Morea e venne in compagnia del Foscari a Venezia , ovvero ancora nei giorni 100 intermedj tra li 14 Aprile, e 25