Capo IV. 197 ziandio le colonne nelle Chiese e se ne formavano parapetti agli Altari, sopra vedendovi«! lavori leggiadrissimi . Quelle 12 colonne erano grandi, se per coprirle richiedavano pelloni 16 J, i’una. 145) Nel 1644, 23 Marzo» gli Òfli cedono al Capitolo il te. reno dall' Organo fino al muro del campo , che avevano riceputo n:l 1488, tR Lug'io, ov era il loro Altare inanzi la refi attrazione, i n cambio della muraglia tutta sopra il Campo » dal ter-mim della porta di mezzo nuova , sino al canto dell'altra muraglia sotto il pertico, pr potervi far il loro Alta-e. Ciò fu per dar luogo al Banco di S. Elisabetta . Mutrie. S. Elisab. La porta qui nominata era posta ove oggidì si vede 1’ Altare della Madonna. Come a piedi del vecchio Altare di S. Giovanni vi si vedeva, 1’ Arca di Ca Trevisan , bisogna che quella malamente turata dato abbia occasione a quelli sprofondamenti che si fecero talvolta ivi nel pavimento. 146) Li 3 Giugno 16j 2 il Capitolo concede alla famiglia Minelli facolti di edificar l’altare ove s’attrovava quello della Croce , domandando il Capitolo stesso facoltà di riporvi sopra il Corpo di S. C assi ano. E nel 1653, Marzo, il Capitolo rilascia al P. Stefano Cappuccino una Fede da esso Capitolo sottoscritta di avere ricevuto quel Corpo: e il Padre avendolo veduto riposto sopra l’altare ne restò soddisfatto. Quell’ altare dunque fu edificato tra il 1652, e 1653. Fino già dal 1647, 11 Maggio, detta famiglia Minelli aveva acquistata l’arca a’ piedi di quell’ altare, contribuendo Ducati 46 al Capitolo. Queste memorie io l’ebbi dalla Famiglia stessa , perchè nulla ho trovato nell' N 3 A».