ì.6z Ljìro Terzo. Todescbi venie pubblico. E da ciò che seguita rilevasi , che le Albergane qui nominate erano Case concesse dal Principe alle nazioni e comunità, con licenza d’albergare persone oltramontane e forastie-re. Vedi ciò che fu detto di sopra I, 333. Si querelano ancora di quelli, i quali facevano bevzrcla-smo. Erano questi i Tanateruoli, ( cioè venditori di pane, che nello Statuto di Mazorbo del 1315 si chiamano Tancogoli ) Pistori, e altri mestieri , che compravano vin al menttdo, e uniti in parecchi desinavano in qualche Volta o Magazzino nell’ Isola di Rialto, cosa vietata per la vicinità delle taverne . 259) Le Osterie dicevansi ancora semplicemente Case. Quindi nella Matricola, pag. 8, si legge, La Casa dal salvadeza in chao de p azza • Dicevansi pure Caneve . Scrive per ciò il Dolfino all’ anno 1416: Fo prima del mexe detener, foincan-tado al publico incanto per Comun in l'isola de Rialto e de S. Marco el dazio delle Taverne, el qual sono in tutto Caneve 24 , delivrade a nobeli homeni M.r Andrea Bembo fo de M' Tiero , & a M.r Andrea Bragadin fo de M." Tierdaniel, per Duati ^ per un amo, & da può per /’ anno 1416 in fine fo in-cantado per Ducati 30402 , dando buona pezaria in Comun de ben pagar de mexe in mexe. 260) Nel Catast. I, 14, sonovi le obbligazioni mutue di quest’ Arte e del Capitolo de’ Preti : e lo stromento 18 Luglio 1488 , si trova ivi , III, 517 , insieme con 1’ altro nella rifabbrica della Chiesa a pag. 522. Si chiama Confraternita e Scuola, antica , altre volte in la desia de S. Mattio de Rialto mstituida, andada in ruina za più anni passarti ,