322 Libro Terzo. nel Cat. I, 346, tra gli Ordini dati al Piovàn nostro P. Giambattifla Li tini a dì 4 Febbraro, 1561 , dal Patriarca Giovanni Trevisano sotto il Castaldo Antonio de Criflofalez, drapier, uno il quale commette : Che il Piovano sia obbligato dar la camera sopra là Sagrifiia al Predicatore della Quadragesima -, & ogni volta dje occorrerà . Ciò certamente mostra , che 1’ elezione del Predicatore facevasi allora da altri , che dal Piovano, il quale aveva della renitenza in quei principj della sua plebania a far certe cose di obbligo o consuetudine, per induHo alle quali pajono diretti dal Prelato quegli ordini suoi. Tuttavia nella Visita Apostolica del 1581 r 6 Marzo, Ccd. visit. pag. 61 , in Cane. Patr. fu notato : Si predica la Quaresima quasi ogni dì ed il Predicatore ha le limosini: che si raccolgono dalla Contrada e Uditori. Fin a detto anno dunque non sembra che vi fosse un piano certo e stabilito per la predicazione 213) Nel 1657 principiò certa controversia tra Ifi Scuola del SS.° e il Capitolo di Chiesa per i segnali, che si volevano mettere sopra un paramento nuovo fatto coll’ elemosine raccolte dagli Uditori . All’obbiezioni risponde il Capitolo con sua Scrittura 4 Luglio 1659 , tra l’altre cose : Che come tocca ad essi ingerirsi nell’ elegger il Predicatore della Quadragesima, e dispor delle limosine ; così era gius dei Preti dispor del Predicatore e limosi-ne infra annum, come sempre in ciò è flato osservato e praticato per più desine e cinquanter.-e d’anni nella noflra Chiesa , che non v è memoria d'uomini in contrario. Cat. Ili, 661. Quest’espressioni ci fanno rimontare quasi fino all’ origine della Con-