Capo VI. 30$ in particolare poi ciò da me insegnasi di S. Cas-t si*n®, per cui conserviamo la Bolla speziale. ' ■529) Marco Nicola, che era stato Piovano di S. Sttfrestro, fatto Vescovo di Castello volle tosto nel 11 $4 gratificare il suo Successore nella Parrocchia Domenico Minotto , il quale era d’ una famiglia allora abitante in nostra Contrada . Quindi a lui concesse Quartam partem de proventibus decimatio-nitm . ì.. integrarti & illibatam , sicché potesse liberamente servato jure Ecclesia Caftellanx , ipsam quartam partem percipsre , & inter Clericos silos , prout meritum illorum agnosceret , dispensare . Vi sono nelle nostre antiche Memorie altre simili espressioni , dalle quali resta comprovato , che non i Piovani si privarono del suo per avere i Capitoli , e che la distribuzione parrocchiale, fosse dal Vescovo o dai Piovani , non facevasi ancora con quali'egualità di divisione, che ancora oggidì èpra-Ufcata, ma chi più meriti aveva maggior porzione percepiva. E’qui osservabile, che nella concession delle Decime sia a una Chiesa particolare , sia in mnmuni privilegio , fu ricercata la confermazione Patriarcale e Pontifizia. Ma ciò fu necessario appunto, perchè quello nella Cittrl nostra era un sistema novello , e che introduceva altra faccia nel-legiagioni del Clero. Vedasi il molto, ch| da noi fu- detto circa le Decime. • 5 3° ) Nella Bolla o Breve in cui a Domenico Pino il Pontefice conferma la percezione delle Decime, egli altresì prende la nostra Chiesa in protezione . Può leggersi nel Corner. ì 3 J1 ) Mentre il Pino reggeva la nostra Chiesa, Jpcl 1200, 21 Aprile , Innocenzo III diresse il suo. Tom. VI. 'V Bre-