Capo XII. q-j Et da S. Basilio intorno la metà del Secolo IV » nel Ponto, i professori del quale furono detti Ca~ lo'eri, ciò sono Vecchi Venerabili i e in Occidente furono i primi Monaci quelli istituiti da S. Antonio, nato nella villa di Como in Egitto, che circa l’anno 270 ritirossi in solitudine , nello stesso tempo a un dipresso in cui Si Paolo nella bassa Tebaide fondò i primi Romiti . Quindi diceva S. Girolamo alla sua Eustochio parlando degli abitatoli dell’ Eremo : Hujus auftor Taulus y illuflrator ¡Antonini. 1794) Furono le persecuzioni di Decio e Vàle-riano circa la metà del Sec. Ili , come ricaviamo da.Sozomeno, Niceforo e altri Scrittori , che diedero occasione alla popolazion degli eremi , come la pacé sotto Costantino che aveva prodotta gran coijruttela nei costumi, fece popolare i Monasterj. E sono ben eleganti i versi di Giambattista Man-toano nel lib. I della vita del suo Biasio : 1, Tum plerique patres sanili , cufo tale viderent Excidium, fugere urbes, & more ferarum Ter deserta vagi c&cis latuere cavernis. Ifla, ego crediderim , per noxia tempora Taulum Ts^iligenam sole, ardentem , qui primus eremum | lncoluit, liquisse urbes patriosque penates, ^ Et didicisse togas textis componere palmis. 1795 ) Ma sebbene Paolo fosse il primo a seguir vita romitica, pure Antonio fu il modello di quelli, i quali poscia professarono la vita piuttosto cenobitica o comune, che eremitica o solitaria . Contansi fra suoi seguaci e imitatori più antichi i Tebennesioti nella Isola Tebenna nella Tebaide %11 Egitto , che ebbero autore S. Pacomio discepolo