t A i> o IV. 185 119) Comunque sia , i grandi disturbi , che quest’ uomo apportò al Pubblico lo necessitarono a far un Decreto 20 Agosto, 1567, circa le Decime , che tanto dispiacque al Foscari genio torbido e inquieto, che la notte dei 5 Settembre se ne fuggì, ed era ancora lontano dalla sua patria e Sede nel 1 $75. Com. Il> 113. Puote egli dunque sacrare la nostra Chiesa. 110) E lo puote ancora Teobaldo, il quale fu eletto Vescovo di Caorle il dì 9 Settembre, 13^5* (Com. XIV, 475- Aveva egli pure governata la Chiesa Coronese , ed era dell’ Ordine de’ Miuorì . 121) Ma chi fosse quel Fra Pietro Cretense , liavvi qualche difficoltà in rilevarlo . Il le Quien non mette alcun Vescovo di Creta in quel tempo nominato Pietro, come osserva il Corner nella sua Creta Sacra li, 53. L’Arcivescovado Cretense vacò K 31 Maggio 1367 per la traslazione di Francesco Querini al Patriarcato Giadense . Il nostro Fra Pietro se fosse stato almeno Arcivescovo Cretense eletto, non sarebbe già posto nel Monumento dopo il Vescovo di Caorle. Nel 1367, iyFeb-braro M. V. si diede successore nella Sede Cretense Fra Lodovico degli Alberi dei Minori . Potrebbe dirsi, che in questi mesi intermedj sia stato eletto questo Pietro, e che il Papa non abbia approvata la sua elezione, come nemmeno approvò quella di Fra Lodovico. Ma osta, che di tal elezione non si trova memoria nei pubblici Registri i nò alcun Pietro fu conto al le Quien in quei tempi, ed c ancora da doversi supporre, che questo Pietro fosse già Vescovo di altra Sede , altrimenti non avrebbe potuto consacrare la nostra Chie-