5 CAPO XII. Del Matrimonio. 17yo) A.ncora qui abbiamo da dire parecchie cose, le quali ci obbligano spartire questo capo in Paragrafi. §. I. Matrimorìj celebrati nella Cattedrale- 1751) Erodoto, citato ancora da molti dei nostri Scrittori, nel suo lib. I insegna, che i Babilonesi e i Veneti avevano comune il costume e il modo di maritare ; e Strabone aggiugne , eh’ esso era pure attribuito ai Persiani. Considerando cioè le fanciulle, le quali dovevano maritarsi, come figliuole della Repubblica, in certo tempo determinato le radunavano in un luogo , acciò i futuri sposi eleggessero quelle , che erano di loro grado. Egli dice , che i Veneti , i quali afferma venuti dall' Illirio, ciò facevano in ogni terra : Qua consuetudine Henetos, qui sunt ex lllyricis , audio uti per singulos pagos... semel enim quotannis ifla fie-bant. I7J2) Questo costume degli Eneti primitivi si conservò nei nostri Padri, anzi secondo Giovanni Aubano scrittore Boemo appresso il Sandi I, 357, fino a’ suoi tempi conservavasi questo costume nella regione Trivisana , e nei Maggiori nostri ravvisasi quale appunto era praticato dai Veneti da Erodoto commemorati. Nacque da esso l’occasione del rapimento delle donzelle fatto dai Triesti-