- 5*9 - condotta dell’ ambasciatore, per togliere le amarezze fra lo Sdrin e la Corte, e divertire il Conte di presentare una scrittura che poteva alterare gli animi o apportargli poco o niun benefizio. Ordinava poi ai suoi rappresentanti che in concorso dello Sdrin potessero operare qualche cosa in Bosnia e in Albania. Il Provveditore in Dalmazia, si era ben inteso collo Sdrin, e l’ambasciatore era invitato dal Senato a spingere la cosa con maniere dolci e soavi, il Provv. in Dalmazia eseguiva le Commissioni del Senato col Conte Pietro Sdrin. (deliberazioni Senato). Ai primi di agosto lo Sdrin si lagnava col Sagredo per esser stato mal ricompensato dalla corte, che esso aveva perduto il forte e i cannoni, non solo ma che l’armata tedesca gli aveva consumati tutti i suoi fieni, nell’ isola, e distruttala, mentre era acquartierata nella medesima, per diffenderla ; che egli manteneva duemila bravissimi uomini, dando loro terreni nell’ isola ; che aveva mantenuti del proprio per un mese ventimila Ungheresi, per le speranze dategli dal Montecuccoli, che in questo frattempo si avrebbe dovuto combattere coi Turchi, ma che mancate le promesse ha dovuto sbandarsi, e infine che se il re di