207 - gedia Amleto del Dueis alla quale premetteva una recensione della tragedia stessa, e la Merope del Voltaire. Il Gritti traduceva o meglio parafrasava, la pulcella d’ Orleans dello stesso Voltaire, che aveva composto il suo poema nell’ anno 1730, in venti canti, mentre il Gritti li riduce a dodici. Il Gritti così annuncia il poema nel primo canto : Della pudica amazzone francese, Che santa or siede nel beato coro, Canto i prodigi è le guerriere imprese, E il ben difeso virginal tesoro : Per cui dal fiero usurpator inglese Salvò Carlo l’onor dei gigli d’oro, E a fermi colpi di sacrata lancia, Fu scorto all’ara, ed unto re di Francia, Il poema è burlevole e licenzioso a un tempo; però il Meneghelli mette fuori di dubbio, che il macchinismo, lo sviluppo, gli episodi, l’intreccio, assai meglio del francese ricordano i canoni dell’ epica. Giova però sperare, continua il Meneghelli, che non sia fatto divenire di pubblico diritto. Difatti la Pulcella non venne mai stampata, sebbene se ne conservino copie manoscritte al Museo Correr ed altrove. Volle il Gritti tentare il