— 35 — Anzi lo sdegno dei Veneziani, contro di esso, nel 1497 si era manifestato in modo, che Bernardo Oontarini s’era impegnato di ucciderlo, proponendo di adescare le sue truppe con donativi per attrarle ai Veneziani, assieme all’intero ducato, come temendosi una nuova calata di re Carlo nello stesso anno Tristano Savorgnano fratello di Girolamo, si era proposto di farlo morire di veleno, valendosi di un suo famigliare. Le quali offerte secondo narra Pietro Bembo nelle sue istorie, furono respinte dai Signori dieci, come contrarie alla dignità della República, e perchè essa temeva più il Signore Iddio, che la potenza degli uomini. In questo tempo i Veneziani aveano acquistato Monopoli, in Puglia, e per un trattato col re di Napoli, tornato alla sua sede dopo la partenza dei francesi, come garanzia delle stabilite condizioni ebbero Brindisi, Otranto, Trani; Taranto pure voleva darsi ai Veneziani, ma questi la consigliarono a restare col suo re. Il papa chiamava liberatrice d’Italia Venezia che sosteneva Pisa contro Firenze, perchè questa a vea parteggiato pei Francesi. Pisa perciò avea alzato le insegne della república Veneta e a Pietro Corboli inviato fiorentino andato