— 13 — la guerra, avendo il Carrara violati i confini verso Venezia, ed essendosi alleato contro di essi col re Ungherese. Guerra che finiva colla campagna del 1373, colla completa vittoria dei Veneziani sugli Ungheresi, e con una pace umiliante pei Carrara. Il Novello figlio di Francesco Carrara, recatosi a Venezia, postosi ginocchioni dinnanzi al doge, giurava l’osservanza delle condizioni della pace. Il 2 ottobre 1373 Francesco Petrarca, affine di perorare la causa del Carrara, venne innanzi al Senato che gli sembrò un consesso non di uomini ma di dei, per cui smarrita la favella, solo potè parlare il giorno appresso. Però la pace non era che apparente, poiché nel 1376 il duca d; Austria sobillato dal Carrara, invadeva il Trivigiano, difeso per la República da Jacopo Cavalli Veronese. Nè di ciò pago, il Carrara dopo due anni, induceva il re d’Ungheria, il Patriarca d’Aquileja, e i Genovesi a far lega contro Venezia, alla qual lega accedevano pure Ancona e la regina Giovanna di Napoli. Il Carrara invase subito il Trivigiano, e prese Chioggia, della qual città, i Genovesi lo dichiararono Signore. Non ripeteremo i fatti