— 139 — grandemente, e che l’imperatore con faccia allegra, nel di appresso, la riferì nella Giunta dei Ministri, ed essendosi osservato che l’ambasciatore aveva risposto dopo l’arrivo dell’ordinario, si dileguò ogni diffidenza e gelosia. Al dispaccio dell’ Ambasciatore, cosi rispondeva il Senato con sua deliberazione 3 Maggio 1670 : Dal candore della nostra professata ottima corrispondenza colla maestà, dell’Imperatore, dalli religiosi istituti della República verso il bene della Cristianità e dall’ interesse del nostro proprio servizio, abbondantemente rimane riprovata la voce cosi falsamente disseminata di precitate assistenze al Conte Sdrin. Ma ad ogni modo, non ha potuto riuscirvi che molesto l’affare con voi passato dal Cancelliere Hocher a nome del-l’Imperatore, in aderenza alla voce medesima, mancante, per ogni rispetto di verità, insussistente, e lontana anco da ogni apparenza. Voi prudentemente vi siete diretto nelle risposte, facendo comprendere allo stesso Hocher, quanto di assurdo comprenda il concetto sunnominato. E nientemeno sono riuscite proprie le considerazioni e riflessi portati non solo a Lockowtz, ma in udienza all’imperatore stesso, per sradicare ogni sospetto, e