— 204 — zione nell’accademia cosi detta dei Nobili alla Giudecca, e ciò perchè la sua famiglia era di limitata fortuna; mentre i figli dei nobili ricchi, venivano istruiti da dotte persone in famiglia, ovverosia venivano inviati in lontani paesi. (Vedi Moschini). L’ accademia era stata istituita per quei nobili, che ricavavano special-mente la loro sussistenza dalle cariche, e di questi se ne mantenevano 46 fino all’ età di 20 anni, giacché poco stante potevano entrare nel Maggior Consiglio, e quivi ottenere quei posti, che lor potevano riuscire di lucro. L’ Accademia prima diretta da sacerdoti secolari, veniva poi affidata alla Comunità dei Regolari Somaschi. Il Gritti, ebbe a professore di rettorica il padre Stanislao Balbi, e pella filosofia il padre Fabris. Entrato nell’ingranaggio di quel Veneto governo, copriva di mano in mano diverse magistrature, fino a che nel-1’ anno 1770 all’ età di trent’ anni, egli fece parte del Magistrato delle Quarantie, dove rimase fino alla caduta della republica. Egli avrebbe potuto pei suoi talenti arrivare a posti più elevati nel suo governo, ma se ne volle schermire. (Vedi Antonio Mene-ghelli).