— 189 — cembre il Molin, fuggì da Brescia, e si recò a Roma. Si sdegnò allora il Senato e scrisse al-l’Erizzo ambasciatore a Roma, interdicendogli qualunque comunicazione col Molin, cittadino che avea mancato ai suoi doveri. Eletto nel maggio del 176y il papa Lambertini col nome di Clemente XIV, esso fece rientrare in grazia della República il Molin, che il 30 Settembre ritornò a Brescia dove morì nel 1773, alla condizione però che si fosse prestato alla ubbidienza delle pubbliche leggi. L’Imperatore Giuseppe 2 parlava al ricevimento in palazzo Rezzonico col Tron del Commercio, che il Tron definiva una guerra di industria che facevano le nazioni per rapirsi i tesori l’una all’altra. Che per conseguenza nei stati austriaci, si facevano delle regolazioni che offendevano il Commercio Veneto, e viceversa se ne facevano nello stato Veneto, mentre ognuno era obbligato in casa propria, procurare il bene e la felicità dei sudditi. Il Tron che conosceva benissimo le cose di Trieste, come abbiamo veduto, diceva che colà si erano spesi molti milioni, ma che 1’ utile non aveva corrisposto al dispendio ;