— 53 — ed Agostino Barbarigo faceva nota questa lega, per mezzo di Geronimo Zorzi, Nicolò Michiel ed Antonio Loredan in Angers. Condotta la guerra, cacciato il duca da Milano, questa fu occupata dai Francesi, e Cremona dai Veneziani giusta il convenuto. In questo stesso anno perdevano i Veneziani sotto Antonio Grimani la gran battaglia contro i Turchi all’ Isola della Sapienza, per cui mentre essi sempre più si allargavano in Italia, sembrava si rendessero meno temuti sul mare. Si trattava allora di trovare soccorsi contro il Turco, e venuto a Venezia 1’ oratore del Papa Angelo Leonino da Tivoli, mentre mostrava la buona volontà del Pontefice, per aiutare i Veneti contro i Turchi, insisteva per aver di ritorno Pesaro, Rimini, Faenza, al che, pur dichiarandosi ossequentissimo alla santa sede, il Barbarigo, rifiutava il suo assenso; ed ancora nel Gennaio 1500 (01) all’ oratore del Papa, che chiedeva aiuto per una spedizione a Faenza, affinchè il Papa stesso potesse attendere toto corde alla spedizione cristiana, Agostino Barbarigo rispondeva che era tempo di attendere al cuore, e non a queste frasche. Per difendersi contro la potenza del Turco