— 326 — Quindi zuffe coi militari, e sospensioni delle lezioni. Alcuni capi vennero arrestati e mandati all’ Isola di> S. Giorgio. A Venezia si fischiarono le maschere, si mandarono a male i passeggi, le feste del Ridotto e della Fenice e correva il motto Viva Verdi V. E. Re d’ Italia. Il 14 Giugno 1859 dalle 4 e Ij2 alla 6 pom. nacque un serio movimento a S. Marco. Essendo da due di corsa la voce per Venezia, che sarebbe stata evacuata dagli Austriaci, che i commissari erano venuti per trattare della resa, e che vi sarebbero entrati i Franco-Sardi, il popolo impaziente incominciò a tumultuare in piazza S. Marco, e nelle vie adiacenti, tanto più che la flotta francese che bloccava, era in insolito movimento. In Spaderia fu posta una bandiera tricolore, furono lacerati i proclami austriaci e si gridò Viva l’Italia. Molti fuggirono nella chiesa di S. Marco inseguiti dai militari colla sciabola nuda, poi si chiusero le porte. Vi furono alcuni feriti. Uno studente di anni 20 Luigi Scolari ferito morì all’ ospitale, altro individuo venne ucciso in calle larga, uno al ponte di Rialto certo Moretti, ed altro a S. Marco. Nessuno dei tumultuanti era armato, e si fecero moltissimi arresti.