— 48 — l’incarico di confermare i popoli che si erano dati ai Veneziani, dopo di che la Badia che era il solo paese al di qua del Po, non ancora acquistato dai Veneziani, si arrese ad Agostino Barbarigo e Pietro Marcello, dopo di che il Barbarigo tornava al suo governo di Padova (M. Sanudo guerra di Ferrara). Ognuno sa come questa guerra si dividesse in due fasi ; la prima cioè quando Sisto IV era alleato coi Veneziani e combatteva con essi ; la seconda quando lo stesso papa, mutò parere e univasi coi principi italiani contro Venezia, pretendendo che questa restituisse al duca di Ferrara le terre occupate, e fulminando, la scomunica. Tutta Italia (nu-mismata Virorum illustrium de Barbadica gente. Padova 1732) seguì 1’ autorità del Pontefice, e a Casalmaggiore si ebbe quel convegno, che decretava, in nome comune, la guerra contro i Veneti. Anche in questa seconda fase della guerra di Ferrara, Agostino Barbarigo insieme a Zaccaria Barbaro, i primi della città come li chiama M. Sanudo, fu spedito al campo di Roberto Sanseverino per amministrare la guerra, e dopo ritornato a Venezia fu chiamato con altri, per ritrovare danaro.