- 92 — flessi alla Corte di Vienna per coadiuvare assistenze ai Conti Sdrin, per necessità che suggerisce da se stessa i motivi a chi ha zelo per il bene universale. Nel 17 Maggio 1664 il Senato scrivendo all’ ambasciatore confidava nell’ ottimo fine della impresa di Canissa, che avrebbe servito di accrescimento al merito dei Conti Sdrin, che ne erano gli autori. Voi li sosterrete, ordinava il Senato, all’Ambasciatore con proprii prudenti officii, coadiuvando pure le sussistenze possibili — onde al coraggio e valore loro si uniscano i mezzi di ben profittare, il che sarà un vantaggio. Nel 31 Maggio il Cardinale Barbarino aveva voluto animare il Conte Sdrin con rimessa di 3000 scudi d’ argento. L’Ambasciatore Veneziano faceva conoscere al Conte Sdrin, che i Turchi erano singolarmente adirati contro i Conti Sdrin, che avevano attraversato le loro vittorie, e che volevano col Visir, la loro distruzione. Arrivati all’ aprile del 1664, Sdrin si proponeva di dare 1’ attaccò a Canissa, in ciò appoggiato dagli sstati di Stiria e di Carinzia. Montecuccoli si era manifestato contrario all’ assedio di Canissa, perchè biasimava il voler campeggiare in luogo palustre e con-