— 50 — Nuovo e non ripetuto caso fu questo che un fratello all’ altro del principato succedesse ; nè fu buon profeta Marco quando disse, che la terra avebbe scelto tutti altri a doge, fuori che suo fratello Agostino. Fu scritto (numismata cit.) che Agostino Barbarigo con grande e forte animo assunse il governo della república, e che rivolse l’animo a far si che, come dai maggiori aveva ricevuto l’Impero, cosi aumentato lo avrebbe tramandato ai posteri. La qual promessa amplissimamente mantenne. Succeduto a Marco, Agostino Barbarigo, che aveva trovato lo stato in ottime e fiorentissime condizioni, conchiudeva lega nel 1487 con Innocenzo XIII, che negli ultimi giorni di Giovanni Mocenigo avea tolto l’Interdetto scagliato da Sisto IV contro i Veneziani, lega fatta per proteggere il papa, contro le rivalità dei principi italiani e specialmente contro il re di Napoli. Nello stesso anno 1487, si conduceva felicemente a termine la così detta guerra Retica coU’Imperatore Sigismondo, e nell’anno 1489 si aggiungevano al dominio di Venezia il regno di Cipro e l’isola di Cefalonia. Nel 1493 altra lega veniva stabilita fra la repu-