— 200 — Per ciò al Tron, che invano avea desiderato d’esser doge, indirizzarono la seguente satira : Tronus eques sapiens, et Procurator, at illi Si diadema neget patria, sponsa dabit. Eletto doge il Renier, Andrea Tron dovette ad ogni modo andare a congratularsi per la di lui elezione, ma come narra il Balbi registrato dal Cicogna, gli fece un complimento cosi breve e cosi asciutto, che il Renier con podestà ducale, rispose al Tron ancora più concisamente un semplice: grazie. Morto il Tron nel 1785, non potè avere più occasioni di aspirare al dogado. Ciò non per tanto egli resta sempre una delle menti più forti e più colte, degli uomini di governo della fine della república. In altri tempi forse, e sovratutto con altri costumi, esso di tempera non comune e di carattere energico, sarebbe stato in grado di richiamare a più alti destini, 1’ agonizzante sua patria o prepararle almeno, una fine più decorosa. 18 Gennaio 1906.