— 113 - ordinarie formalità che scansar non si possono, per estradar l’atfare al segno desiderato (Deliberazione Senato). Intanto il Conte Pietro Sdrìn, sempre insofferente, nel luglio dello stesso anno, 1665, assieme al Battiany e ad altri faceva una incursione contro i Turchi, dopo la quale, arrivava alla Corte, e d’ordine di questa andava a Passavia, per abboccarsi col Palatino. Lo Sdrin, si confidava sempre coll’ ambasciatore Cornaro, e questi nel 31 Agosto 1665 scriveva al Senato, che esso si trovava tutto desideroso di contribuire alcun vantaggio alla pubblica causa, risentendo egli l’ozio nel quale, l’Imperatore lo aveva costituito, ordinandogli di mantenersi quieto ai confini. Lo Sdrin credeva che la pace sarebbe continuata per poco tempo, e mostrava ardentissimo desiderio di novità, tanto più che lo Sdrin non aveva potuto ottenere dalla Corte le soddisfazioni volute; mentre dapprima sembrava che sarebbe stato accontentato. D’altra parte i signori Ungheresi, ei’ano daccordo collo Sdrin, nel voler fomentare occasioni per inferire discapiti ai Turchi, chiedendo romper la pace che era loro più pregiudizievole della guerra. Un avvenimento famigliare che as-