— 282 - L’attività delle officine dell’ Arsenale fu prodigiosa. Si fabbricarono milioni di palle da fucile, e per scattole a mitraglia, e migliaia di granate. di ricondurla a Venezia, e il Paolucci si incaricò di far trasmettere a Pola P ordine col mezzo del vapore del LLoyd, che dovea partire quella notte stessa per Trieste, coll’ incarico di toccar prima Pola. Il resto è noto. Il solo Avesani e il Paolucci aveano avuto una giusta percezione dell’importanza del momento; gli altri bisogna confessarlo, furono presi da un eccessivo riguardo, per non dire da assoluta debolezza, che doveva essere di supremo danno pei destini di Venezia. Dalla Situazione dei corpi e stabilimenti militari della Marina Veneta nel giorno 18 agosto 1849, cioè cinque giorni prima della resa, si contavano in Venezia 4 corvette, 4 brik, 5 piroscafi e golette, 3 pontoni, 2 prame, 2 obusiere, 8 penis, 14 cannoniere, 66 piroghe, 2 scorridore, 23 scialuppe, 3 bragozzi,, in totale 136 legni. Nel personale si annoveravano fra i marinai 218 Ufficiali e 2264 Soldati, nell’ artiglieria marina 43 ufficiali e 166C soldati, nell’ artiglieria operai ufficiali, 21 comuni 244, in fanteria marina ufficiali 5(1 soldati 1268. Totale ufficiali 332 soldati 5439. Nal Collegio di Marina v’ erano allievi erariali 17, Pensionati, 20 e nella casa di educazione 82. ■ All’Arsenale lavoravano 2585 operai. V‘ erano per di più 242 impieg'ati amministrativi, sanitari giudiziari ecc.