— 65 — vantaggio al Turco, e Massimiliano nel 1567 lo nominava Presidente di Guerra. Finalmente lo Sdrin nel 1566 assediato nella città di Zighet, dopo aver acceso il fuoco alla città vecchia, si ritirò nella nuova e vedendo disperate le sue sorti postosi alla testa del residuo dei soldati della guarnigione ridotti e soli 214, pieno di sdegno contro i generali tedeschi, che gelosi della sua gloria non avevano voluto marciare in suo soccorso, prese la risoluzione di perire colle armi alle mani e mori combattendo valorosamente. I Turchi entrarono nella rocca, ma non vi trovarono che ceneri, fiamme e sassi, e i Turchi vi perdettero nell’assedio di 4 mesi 25000 uomini. La testa dello Sdrin fn gettata dai vincitori nel campo tedesco. (Dalla storia di F. Beccatini). Le gesta di questo eroe furono cantate dal pronipote Nicolò Sdrin che è il protagonista del nostro discarso, nell’ obsidio sigetia-na, comparsa a Vienna, nel 1651 composta di 6232 versi Alessandrini, formanti quindici canti; lo Sdrin compose anche degli idilli, ed altri scritti. Il poema dello Sdrin è chiamato il più celebre della letteratur a Ungherese: si osserva che in quest’opera si trova