BORODINÒ 91 chi affilava la baionetta, in collera, brontolando, mordendo il lungo mustacchio. E appena apparve la luce in firmamento — tutto si levò, d’ un tratto a romore. Scintillarono le colonne, l’una dietro 1’ altra, Il nostro colonnello era nato eroe: servitore dello Tsar, padre al soldato... Ah ! poveretto 1... Colpito da ferro nemico, egli dorme nella terra umida !... E disse con occhio che brillava: “ Ragazzi!.,. Non è Mosca, là alle nostre spalle? Sotto Mosca muoriamo dunque, come i nostri fratelli morirono I » — E noi promettemmo di morire, e il giuramento di fedeltà tenemmo noi, nella giornata di Borodinò. E che giornata, figliuoli !... Attraverso il fumo volante, i francesi mossero, come nuvole; e tutti contro il nostro ridotto. Ulani dalle variegate banderuole, dragoni dalle code di cavallo. Tutti passavano come lampi, davanti a noi; tutti lì facevano capo ! Simili battaglie voi non vedrete mai !... Le bandiere correvano quà e là, come ombre; nel fumo, la fiamma sfolgorava; rintronava 1’ acciaro, la mitraglia strepitava, la mano dei combattenti era stanca di ferire e, alle palle di cannone, impediva il libero volo una montagna di corpi insanguinati. Sperimentò quel giorno il nemico, (e come!) che dir voglia, dei russi la lotta audace, la nostra mischia corpo a corpo !...