LA CANZONE DELLO TSAR IVAN VASSILIEVIC 85 E fu suppliziato Stefano Kalasc’nikov, Con morte crudele, obbrobriosa; E la povera testa disgraziata ruzzolò, nel sangue, sul patibolo. Lo seppellirono al di là del fiume Moskvà, in aperta campagna, al crocicchio di tre strade, quella di Tuia, quella di Riazan, e quella di Vladimir. Un inonticello di terra umida ivi elevarono; una croce di acero ivi piantarono. E corrono, romoreggiano i venti impetuosi sulla sua tomba senza nome E vi passano vicino le buone genti: passa il vecchio, e si fà il segno della croce ; passa il giovanotto, prende un’ aria grave ; passa la fanciulla, si fa lievemente mesta ; passano i citaredi, e cantano una canzone. * * * Ehi là 1 ragazzi arditi, giovani citaredi voci d’ argento !... Ben principiaste voi, e ben finite !... A ciascuno rendete onore e giustizia I Al generoso boiardo, gloria ! Alla boiarinia bella, gloria ! E a tutte le cristiane genti gloria !