LA DISPUTA 51 « No ! non è 1’ Oriente decrepito che potrà soggiogarmi ! » — « Non vantarti troppo e precocemente I » mormorò il vecchio Sciat. « Guarda che a nord, nella nebbia, si distingue qualche cosa, fratello I » Segretamente fu, il gigantesco Kasbek, da questo avviso, turbato e nel suo turbamento, verso l’oscuro settentrione, egli volse lo sguardo, e, laggiù, perplesso, scruta, immerso nei pensieri. Scorge un movimento strano; ode suoni e fragore... DaH’Ural fino al Danubio, Ano al gran fiume, agitantisi e sfolgorando, muovono schiere; svolazzano i pennacchi bianchi come la spartea della steppa; volano i lancieri di vari colori sollevando la polvere; i battaglioni d’ assalto marciano in file serrate; procedono sul fronte le insegne; i tamburi suonano; le batterie, in linea bronzea, corrono e rumoreggiano; dando fumo, come prima della battaglia, le miccie ardono e, rotto alle fatiche delle tempeste guerriere,