M /. Y R I 23 XXI. ■* Però... ho meritata la mia sorte ! Il corsiero generoso, nella steppa straniera, sbalzato di sella il cavaliere maldestro, verso la patria, dai lidi più lontani, trova la via diritta e la più breve... Che sono io in suo confronto? Invano il petto è gonfio di desiderio e di rimpianti ! è un calore senza forza, vano ! giuoco di sogni, malattia della mente 1 Su di me la prigione, il suo marchio ha lasciato... Così il fiore della prigione... crebbe solitario y e pallido fra le umide pietre, e a lungo le giovani foglie non spuntarono; aspettava esso, sempre, il raggio vivificatore. Molti giorni passarono, e una mano pietosa ebbe compassione del fiorellino che in un giardino fu trasportato vicino a delle rose. Da ogni parte spirava dolcezza di vita... Ma che !... Sórta appena 1’ aurora, uno dei raggi ardenti di essa, bruciò il fiorellino cresciuto nella prigione... XXII. “ E così bruciò me il fuoco del giorno, senza pietà! Invano io nascondevo nell’ erba il capo stanco !