VALERIK 59 Ma in queste ardite scaramuccie, spasso molto, costrutto poco. Nelle fredde serate, talvolta, noi ammiravamo quei « corpo a corpo ”, senza avidità di sangue, come se si trattasse di una coreografìa tragica. Però io vidi certi spettacoli, come da voi, sulla scena... non se ne vedono !... Una volta — era sotto Hekam — noi traversavamo una foresta oscura. Spirando fuoco, ardeva sulle nostre teste, azzurro-luminosa, la volta del cielo. Ci era stata promessa una battaglia sanguinosa. Dalle montagne dell’ Itckeria lontana, già in Cetcnia, al tremendo appello, in folla accorrevano i valorosi. Al di sopra delle selve antidiluviane, apparivano i fuochi delle torri di segnalazione, il cui fumo, ora verticalmente saliva, ora si stendeva a nuvole ; e la selva si ravvivò tutta. Si udivano appelli di voci selvaggie sotto le volte di verdura... Appena il convoglio sboccò in pianura... cominciò il combattimento. « Ohè!... domandano i cannoni della retroguardia »* Ecco... i fucilieri che escono dei cespugli : tirano pei piedi i feriti, chiamano forte i sanitari... Ed ecco, dall'orlo della foresta, * La colonna era stata attaccata alle spalle