82 LA CANZONE DELLO TSAR IVAN VASSILIEVIC con gli amici valorosi banchettando... Non per celia, nè per far ridere la gente io, a te, sono venuto, o figlio di miscredente, son venuto a lotta terribile, a lotta estrema. » E dopo aver ascoltato ciò, Kiribieieviò divenne pallido in viso, come neve d’ autunno : gli occhi vivaci s’intorbidarono ; fra le potenti spalle corse un gelo, sulle labbra semiaperte... la parola spirò !.. Eccoli, in silenzio, prendono campo... * L’ epico certame... incomincia. Lanciò il pugno allora, Kiribieievic, e colpì primo, il mercante Kalasc’ nikov. Lo colpì in mezzo al petto; scricchiolò il petto poderoso, vacillò Stefano Paramonovic... Sul vasto torace gli pendeva una croce di rame con reliquie sante, recate da Kief. S’incurvò la croce e gli entrò nel petto. Come rugiada, di sotto la croce, il sangue si mise a E pensò Stefano Paramonovic: [gocciare. ** Quel che il destino vuole... sarà ! Difenderò la giustizia fino all’ estremo. * Si scosse alquanto, si preparò, raccolse tutte le sue forze e colpì l’avversario... diritto nella tempia sinistra, di tutta possa ! * Nel testo: Si separano 1* uno dall’ altro.