50 LA DISPUTA « dove, prima, spaziavano soltanto le nebbie e le aquile sovrane. » Astuti sono gli uomini ! sebbene diffìcile sia stato, per essi, il primo passo. « Sta’ in guardia ! Popoloso e gagliardo è l’Oriente ! » — « Io 1’ Oriente non temo 1 » rispose il Kasbek, « L’ umana specie, laggiù, dorme profondamente già da nove secoli. « Guarda: all’ombra di un platano, la spuma dei dolci vini « sui rigonfi ornati calzoni mezzo addormentato, versa il Georgiano. « Immerso nel fumo del narghilè, sopra un divano di color vivo, « presso la fontana che goccia perle, sonnecchia Teheran. « Mira !... ai piè di Gerusalemme, da Dio bruciata, “ muta, immobile, morta è la terra!... « Più lontano, eternamente prive di ombre, il giallo Nilo bagna « le scalee infuocate, delle tombe regali, u II beduino, dimenticato ha le scorrerie per i rabescati padiglioni, « e canta, noverando le stelle, le gesta degli avi. * Tutto ciò che da qui lo sguardo può abbracciare, dorme, soltanto la quete apprezzando.