56 VALERIK Al secol nostro, ogni sentimento vuol essere a termine Di voi però... io mi ricordo... Già ! Proprio così 1 [fisso. Non vi potei mai dimenticare!... Innanzi tutto perchè assai... e per tanto tempo vi amai; poi, perchè, con inquietudini e pene, i giorni di beatitudine, io scontai. Più tardi... in pentimenti sterili trascinai la catena degli anni gravosi e con freddi ragionamenti distrussi l’ultimo fiore della vita. Nei contatti con le genti, circospetto, dimenticai il tumulto delle giovanili monellerie, amore, poesia... ; ma... voi... mi fu impossibile dimenticarvi ! E a questo pensiero mi accostumai ; la mia croce, io la porto senza mormorare. Questa punizione od un’ altra, non è forse lo stesso ?... La vita, oramai, la conosco. Come il turco o il tartaro, alla sorte, di tutto, senza eccezione, io sono riconoscente. A Dio non chiedo felicità e in silenzio sopporto la jattura !... È probabile che il cielo dell’ Oriente, agli insegnamenti del suo Profeta, mi abbia involontariamente convertito... Aggiungi che la vita, sempre randagia, la fatica, le cure, la notte, il giorno, tutto, ostacolando la riflessione, riconduce alla forma primitiva l’anima ammalata. Il cuore dorme ; all’ immaginazione manca lo spazio ; per la mente non c’ è attività,