tegrazione d'un tipo navale che risolva le varie questioni dell'arte marinara romana. A parte ad ogni modo certe sommarie e vivaci rappresentazioni di zuf­fe di triremi tra le più note pitture pompeiane, qualche esempio appare tutta­via definito in modo abbastanza convincente dal lato tecnico ed estetico. Basti per questo almeno il ricordo del gia accennato" Bassorilievo portuense" della Collezione Torlonia, proveniente da Ostia (figura 3); dove si conferma che, se la galera mediterranea risponde ad un tipo che si conservera per millenni quale nerbo d'ogni tlotta armata, dall'egizia a quelle delle nostre repubbliche marinare; la nave propriamente detta, cioe -quella a vela, di cui ' e esempio evidente questa 'nitida oneraria romana, rivela fin d'allora un cosi sviluppato organismo marino, da poter durare nelle caratteristiche essenziali di scafo e d'attrezzatura per tutto il Medio Evo, fin quasi alla soglia del cinquecento. Naturalmente, a partire dalle prime raffigurazioni medioevali, superate, poi perdute, le vestigia della tradizione classica; ci si deve per qualche tempo accontentare delle àttèstazioni d'un arte fedele, come puo e s~ a schiette ed im­mediate rappresentazioni della reaIta vista, supposta, concepita, di quel rudi­mentale naturalismo ~he e pero documentazione spesso degna d'attenzione. Ela materia, insomma; che qui vado ricordando, anche senza far sfoggio di certa consueta, per quanto assai efficace, vecchia terminologia navale: parzialmente, del resto, intesa con buona concordia tra gli stessi a.ppassionati dell'argomento; SI che, come norma sicura, e sempre utile in tutti i casi far capo al gustoso vo­cabolario marino del nostro Padre Guglielmotti. *** Seguo tale documentazione, specialmente a partire dal sec. XII. Sembra utile infatti dipartirsi da tale periodo, non solo perche da allora l'arte nostra tende rinnovare le proprie qualita rappresentative; ma anche perche ~d esso corrispondono momenti della storia delle costruzioni navali degni di particolar attenzione. In quelli precedenti la documentazione non e perduta, ma, oItre non essere sempre in rapporto a dati convincenti, ben poco aggiunge a quanto l'art,e ro­mana ci ha lasciato. Più che ' altro conferma come certe classiche strutture na­vali si perpetuarono, non solo negli usi' delle marinerie mediterranee, ~a an­