M O R O S I N 1 co. Questo annullamento si imponeva, secondo il Correr, innanzi tutto perchè illegale il voto, in secondo luogo perchè il Consiglio aveva votato in presenza di un raggiro. La illegalità risultava da più motivi; dall’esser stata la carica assegnata con la semplice approvazione d’una parte mentre per la investitura dei procuratori ciò non era ammesso dalla procedura; dall’es-ser stata approvata la parte con la metà dei voti anziché, come dovevasi, con i cinque sesti; dal-Fesser stata votata con un turno solo di elezione mentre la consuetudine ne esigeva ben quattro. Il raggiro fu illustrato dall’avogador con veemenza di frasi sardoniche. Francesco Morosini era stato nominato procuratore « per eccelsi e singolari gradi di gloria » attributi dovuti solo a Dio; e perchè « continuava con generosità la difesa » mentre già da parecchi giorni egli aveva reso Candia al nemico. L’undici di agosto il capitano generale scriveva al Senato una lettera con cui prometteva di morire alla difesa per non dover lacrimare superstite sulla perdita dell’isola; il ventisette dello stesso mese incominciava le trattative col Gran Visir; le sue buone intenzioni erano durate sedici giorni, cioè il tempo sufficiente perchè il Maggior Consiglio remunerasse la sua generosità e costanza con l’alta carica di procuratore soprannumerario. Rimossa la causa di tanta ricompensa doveva cadere anche l’effetto. Secondo il Correr alcune lettere 160