XIV. DOGE IN PATRIA I Cinquantanni erano trascorsi dal giorno lontano in cui Francesco Morosini giovinetto aveva lasciata Venezia per intraprendere la carriera delle armi; cinquant’anni in gran parte passati sulle navi e via per i mari del Levante nella indifferenza assoluta di tutto ciò che non fosse guerra, navigazione, milizia e dura disciplina. Le poche parentesi concessegli di vita cittadina avevano dato certamente anche a lui il senso del non più lento decadimento commerciale e marinaro della Dominante; di codesto decadimento il Doge ebbe indubbiamente tutta intera la misura salendo al trono, cioè assumendo la sua veste di serenissimo equilibratore fra le varie magistrature della Repubblica. Durante il mezzo secolo di Candia e della Mo- - 289 - Morosini 19