M O R O S I N I ee beìlata piazza di Coron donata dall’onnipo-ee tente mano del Signor Dio alla giustizia delie l’armi sue invitte, e con glorioso trionfo tol-« ta all’empio dominio dei barbari ottoma-« ni... ». Illustrate le frasi principali dell’assalto, della conquista e del sacco; per interromper il quale era stato necessario simulare un « allarmi »; enunciate le speranze per l’avvenire Francesco Morosini concludeva: «Il te-« nente colonnello Magnanini che ad imitazione « della passata campagna ha contribuito in tut-« to questo attacco con l’opera sua fruttuosa ai « posti e nelle fazioni del maggior periglio, « dove rilevò ferita di moschetto nemico nella ee spalla sinistra nel montar il primo a piantare ee la bandiera del protettore San Marco sul baie luardo, se ne viene felice apportatore di si ee lieto annunzio per umiliare insieme al trono ee eccelso della Serenità vostra il cospicuo stenti dardo colle insegne preziose delle code in « ornamento sempre più luminoso delle pub-« bliche glorie ». Ultimata la lettura furono prese alcune deliberazioni straordinarie. A riconoscimento dei meriti di Francesco, venne creato cavaliere di San Marco il fratello di lui Lorenzo « con tutte le prerogative dignità e preminenze solite del grado »; si ordinarono larghe elemosine agli ospitali e luoghi pii; si stabilì la esposizione, per tre giorni di seguito dalla te seguente domenica, del Venerabile, nella chiesa di 238