M O R O S I N / ponendo un doppio gravosissimo sistema di ri-fornimenti, senza impedire, d’altra parte, almeno teoricamente, la possibilità di aiuti notturni d’uomini e di viveri alla piazza. Morosini vi rinunciò, proponendosi di sorvegliare e di battere il ponte dalle navi per impedirvi, per quanto possibile, ogni transito. IV Le operazioni furono spinte energicamente; ed energicamente, al più presto, le truppe vennero lanciate all’assalto delle linee nemiche. La resistenza si rivelò accanita; i turchi lungi dal-l’attendere passivamente sulle loro astutissime trincee le ondate venete, ne uscivano animosamente cercando di ricacciare in mare gli asse-dianti. Questi ne furono, dapprincipio, sorpresi e quasi paralizzati; contrattempi ed avversità di ogni genere si susseguirono poi ininterrottamente paralizzando ogni mossa. Il generale Koenig-smarck si ammalava e moriva; come lui cadevano infermi i provveditori in campo Dolfin, Vendramin e Donà; quasi insieme morivano pugnando durante fazioni non essenziali uno dei migliori condottieri veneziani, il patrizio Matteo Bon chiudendo « negli azzardi del campo, secondo riferiva il Doge stesso molto dolendosi della sua perdita, con glorioso fine il periodo dei - 278 --