XI. — IL PELOPONNESIACO decisioni; la lode solenne per il capitan generale, e, fatto unico negli annali della Repubblica, la erezione di un monumento in suo onore, lui vivente, in una delle sale del palazzo Ducale. La prima venne comunicata a Morosini dal Doge stesso con una lettera in cui si riconosceva « ben giusto che succedessero consecutive alla « riconoscenza per il Cielo le lodi per la sua « prediletta persona con le espressioni più de-« corose quali suole riconoscere la patria il me-« rito dei suoi più prestanti cittadini; onde per « si degne operazioni vi lodiamo col Senato ». La seconda veniva presa con una lunga motivazione che concludeva così : «Alle benemerenze « singolari di cittadino sì prestante, mentre non « può la patria contribuir dono più proprio di « quello del suo più svisceralo affetto, della « lode e commutatione più abbondante è ben « conveniente che si stabiliscano nella perpetui-« tà della gloria le memorie del suo merito... « però l’anderà parte che sia riservata alla pru-« denza del Consiglio dei X di far ripozar nelle « sale il suddetto stendardo con le tre code e « dovendo esser in vicinanza riposto in mezzo « busto di bronzo l’esemplare del sopradetto ca-« pitano generale, con l’estesa di decorosa iscri-« zione delle sue qualificate azioni, onde sia sta-« bilita in sì degno ricetto una impressione del-« la vittoria e delle sue distinte e applaudite be-« nemerenze ». 245